Una splendida festa di morte

    Era il lontano 1977 e non tutti sanno che il libro dal titolo Una splendida festa di morte dal 1981 in poi è diventato Shining

La mia edizione del 1995

   Dal 1977 al 1981 il romanzo ha cambiato parecchie volte nome, da Darkshine a The Shine ed ha il merito di essere stato il primo romanzo di Stephen King in edizione economica ad entrare nella classifica del New York Times contando circa quattro milioni di copie vendute in un anno nei soli Stati Uniti. L'edizione del 1978 di Una splendida festa di morte è rarissima e molto ricercata, ne esiste addirittura una con "quaranta pagine fantasma" alla fine del romanzo ripubblicate solo nel 2017 dalla Cemetery Dance Publications.


Sono il lupo cattivo!
(Heeere's Johnny!)

S.King, Shining una tra le migliori citazioni cinematografiche della storia del cinema.

Probabilmente Shining è l'horror che nel tempo ha partorito una delle progenie più numerose di fac-simile per contenuto e titolo (The Burning di Graham Masterton, The Searing di John Coyne, The Piercing   di Douglas D.Hawk, etc.).

L'autore ha dichiarato di essersi ispirato a qualche notte trascorsa in un hotel di Boulder in Colorado prima della chiusura invernale con corridoi vuoti ed immersi nel buio, la leggenda vuole che King si trovasse allo Stanley Hotel nell'Estes Park dove nel 1997 è stata girata una miniserie televisiva supervisionata dallo stesso.

Lo Stanley Hotel 

 

Il protagonista del libro è Jack Torrance, personaggio ispirato allo stesso autore. Si trasferisce come guardiano invernale all'Overlook Hotel con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni. Ovviamente viene avvertito degli omicidi e dei suicidi avvenuti nella struttura ma come tutti i bravi padri di famiglia americani che si rispettino non vede l'ora di iniziare il suo lavoro - insomma a chi non farebbe piacere passare il natale con la propria famiglia e gli spiriti incazzosi dei morti in un hotel fuori dal mondo.

Con l'arrivo dell'inverno la famiglia si trova isolata nella neve e nel ghiaccio e Danny con i suoi poteri extrasensoriali entra in conflitto con le oscure presenze che popolano il luogo. Jack esce fuori di testa e tenta di ammazzare tutti. 

Il resto è spoiler.🙅

Quando accetti il lavoro in tutti i sensi.

Shining si può inserire senza esitazioni nel genere horror, sottogeneri thriller (poco) e soprannaturale (molto) e il tema trattato è quello legato al mito della casa stregata che si può definire sottogenere dell'horror a tutti gli effetti. 

Uno dei primi autori ad utilizzare il tema della casa con un'anima è stato Edgar Allan Poe in una delle sue opere forse meno conosciute, il racconto La caduta della casa degli Usher. Il racconto di Poe è un buon esempio di scrittura in prima persona datato 1839 e i temi trattati sono i classici del suo stile: buio, male, creature misteriose e gente morta che va in giro. 

Non smettono mai di fare male le vecchie ferite? 

S.King, Shining

Quello della casa stregata è un sottogenere che ha partorito innominabili schifezze ma anche ottime opere come quella sopracitata di Poe. L'immagine che ci viene mostrata dagli autori è sempre quella che noi possiamo chiamare anche del "Brutto Posto" dove non possiamo trovare solo la casa in rovina a Castenedolo con il prato infestato da erbacce, le finestre rotte con le ante a penzoloni e il cartello VENDESI scolorito. Abbiamo alberghi stregati, stazioni ferroviarie fantasma, automobili killer, campi di granoturco da cui non si torna più indietro, interi palazzi di uffici infestati dagli spettri. Ovviamente il peggior Brutto Posto in assoluto è la casa, il luogo dove ci sentiamo al sicuro e siamo più vulnerabili. Rincasiamo la sera e diamo due giri di chiave per lasciare fuori problemi e ansie. Un buon horror ci ricorda che in casa con noi ci sono anche loro che non vedono l'ora di cenare.

Nel suo libro però King fa un passo in più. Esce dal simbolismo dell'horror classico e rilegge in modo metaforico la vita famigliare dal punto di vista dei bambini quando seguiamo il personaggio di Danny. Ma non solo. Lo stesso autore a dichiara che il romanzo ha implicite pieghe femministe. Nel libro Wendy non è mai spettatrice passiva della discesa agli inferi del marito ma lotterà fino all'ultima pagina per lei e per il figlio. Consideriamo che il libro è stato scritto nel 1975 e gli anni '70 del '900 sono  quelli delle lotte per i diritti delle donne ma anche dell'emancipazionismo. Un esempio simbolico di luogo della cultura femminista di quegli anni è la Libreria delle Donne di Milano che nasce nel 1974. 

 Si tratta di un'opera simbolicamente più complessa di quanto possa sembrare ad una prima lettura superficiale, forse è proprio per questo motivo che tra il libro e il film di Kubrik l'unica cosa in comune è il titolo. Per il resto si tratta di due opere strutturalmente e tematicamente completamente diverse.

Toc toc! C'è qualcuno?? E' arrivato il lupo cattivo..!!

S.King, Shining

ps.  Purtroppo possiamo parlare oggi solo dell'opera letteraria di King. Trattare anche il film di Kubrik che ha lanciato il nome di King in Europa meriterebbe un nutrito post a parte. 

Chi lo legge ha tra le mani una delle prime opere del maestro che tratta magistralmente temi complessi anche per gli standard odierni. Una lettura impegnativa ma obbligata per gli amanti del genere.

Buona lettura a tutti!

Alice

Commenti

  1. Avevo intenzione di leggere il libro perché è un classico ma non avevo idea che shining non fosse il suo titolo originale!

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  2. Ho intenzione di leggerlo in quanto classico ma non avevo idea che the shining non fosse il titolo originale!

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  3. Ho letto il seguito di Shining, Doctor Sleep (pensando fosse uno stand alone) e per quanto non abbia capito tutto benissimo le atmosfere le ricordo spettacolari! Non sapevo nemmeno che il titolo originale non fosse shining, wow!

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  4. Bello! Buon lavoro di ricerca, soprattutto apprezzo l'ironia che lo accompagna.

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