La luce non passò

    Ieri sera il museo del Mast di Castel Goffredo ha avuto l'onore di ospitare la presentazione del libro La luce non passò di Franco Morbini edito dalla Gilgamesh edizioni.


   A causa del maltempo di questo luglio insolito l'evento si è tenuto in una saletta interna all'oratorio che per l'occasione era gremita di gente. L'interessante presentazione è stata allietata dalla musica di Tamer Abdalla e dalle intense letture di Marina Castelli -potete vedere i video sul mio canale igtv di instagram alytony2.0 -


Il libro racconta la storia di Lorenzo Morbini, castellano classe 1893, ragazzo brillante e intraprendente che parte in cerca di fortuna verso Milano abbandonando la sua terra natale. Proprio quando le cose per lui sembrano andare per il meglio si ritrova arruolato nel regio esercito e vive sulla propria pelle l'avventura della prima guerra mondiale. Con lui vedremo il conflitto dalle prime linee e saremo testimoni di alcuni degli episodi più tragici della nostra storia, uno su tutti Caporetto. Al termine della guerra lo troviamo ancora in prima linea a difendere la memoria dei caduti e a portare all'attenzione di tutti le ingiustizie subite dai reduci. Durante la sua odissea dovrà rinunciare al vero amore, vedrà i propri amici massacrati davanti ai propri occhi, vivrà il tradimento degli ideali per i quali aveva combattuto e la tragedia dei veterani dimenticati. Nonostante ciò non perderà mai la speranza e la voglia di lottare per costruire un Italia migliore.

Purtroppo oggi le cose non sono cambiate molto. Quasi nessuno infatti sa che quest'anno, il 4 di novembre si ricorderà la tumulazione 100 anni fa del milite ignoto nell'Altare della Patria a Roma.  La storia è tanto semplice quanto tragica. I soldati durante la prima guerra mondiale indossavano piastrine di riconoscimento fatte di cartone che esposte alle intemperie si consumavano e diventavano illeggibili. Per questo motivo sui campi di battaglia capitava venissero recuperati corpi che non era possibile identificare in alcun modo. Lontano dal voler essere un presa di posizione politica, alla quale non sono minimamente interessata, trovo molto triste che questi giovani anonimi obbligati ad andare in guerra e a lasciare le loro case non abbiano potuto trovare la pace di una sepoltura nella loro terra natale. 

Si tratta di una biografia storica, una vita che è stato possibile ricostruire grazie all'incredibile viaggio dell'autore. Franco Morbini ha percorso in lungo e in largo i luoghi dove il suo prozio ha vissuto e ha combattuto. Da Ginevra al Tagliamento, da Mantova a Milano come in un pellegrinaggio ha raccolto testimonianze, visitato cimiteri, spulciato polverosi archivi tra vecchi diari e documenti che sembravano introvabili. Ha fatto un lavoro di ricerca lungo, puntuale ed approfondito, quello che ogni autore dovrebbe fare prima di scrivere di qualsiasi cosa - nb. così magari eviteremmo certe mostruosità presenti in certa narrativa pseudostorica-


Noi facciamo ancora i complimenti all'autore per questo libro che io consiglio: la storia è coinvolgente e si legge in pochi giorni, le immagini che accompagnano la storia di Lorenzo sono molto belle e i riferimenti storici sono ricchi e approfonditi. 

Una buona lettura a tutti e alla prossima.

Alice Tonini

Commenti

  1. Bello Bello Bello Hai presentato il libro meglio di quanto abbia fatto l'autore!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari

Iscriviti alla newsletter