Gli zombie nella storia del cinema dagli anni '40 a oggi.

Secondo articolo sulla storia del cinema di genere horror. La volta scorsa abbiamo visto come e dove sono nate le prime pellicole horror, portate sul grande schermo dai mostri come Frankenstein e dai  vampiri come il conte Dracula e Nosferatu, che fanno parte dell'immaginario collettivo.




Non ci volle molto perchè ai vampiri si aggiungessero i morti viventi. Quindi mentre da un lato i film sui vampiri iniziano a moltiplicarsi a dismisura, al nostro universo cinematografico si affacciano zoppicando gli zombie.

Eravamo negli anni '40 e vi ho accennato che in quel periodo la Universal Studios negli Stati Uniti monopolizzò il genere horror per più di dieci anni, ma atri studi minori seppero cogliere la palla al balzo per sfruttare i benefici derivanti dallo sviluppo di storie horror, a volte con ottimi risultati. 

Per esempio nel 1942, Val Lewton nello studio RKO produsse Cat People, diretto da Jacques Tourneur e basato su di una storia breve scritta dallo stesso Val Lewton intitolata The Bagheeta e pubblicata nel 1930. Il film racconta la storia di Ireana, una giovane ragazza serba, che crede di discendere da una razza di persone che si trasformano in felini quando sono sessualmente coinvolti con qualcuno. Il film più che per la trama è famoso per alcune tecniche di regia utilizzate per la prima volta e denominate "Lewton Bus". Il termine deriva dalla scena in cui Irena sta seguendo la sua rivale in amore Alice. Al culmine della scena il pubblico si aspetta che la giovane diventi una pantera in ogni momento, la camera si focalizza sul volto terrificato di Alice e il silenzio viene interrotto da un sibilo. E' un autobus che arriva proprio di fronte allo schermo. E' una falsa sorpresa che dissipa la tensione ed è diventata molto usata anche nei film moderni.


Cat people in italia divenne Il bacio della pantera 


Torniamo ora ai nostri morti viventi perchè un anno più tardi, Val Lewton proseguì la scia dei suoi successi con I walked with a zombie (Tourneur 1943) basato su di un articolo con lo stesso titolo scritto da Inez Wallace per il giornale American Weekly. Lo studio RKO si innamorò del titolo melodrammatico e chiese a Lewton di inventarsi un film che potesse calzare. La prima versione fu scritta da Curt Siodmak, che aveva precedentemente scritto sceneggiature per The Wolf Man (Waggner 1941), Frankenstein meets the Wolfman (Neill 1943). Ci furono anche Ghost of Frankenstein (Kenton 1942) e The invisible Woman (Sutherland 1940). Ardel Wray, una giovane donna incontrata da Lewton grazie al progetto della RKO Young Writer, rimaneggiò la sceneggiatura e fu l'unica donna accreditata che scrisse mai un film per Lewton. Wray fu portata a sviluppare il tema basandosi sulle sue conoscenze del voodoo Haitiano. Lewton annunciò che il film sarebbe stato una versione ispirata alle indie dell'ovest di Jane Eyre della Bronte. Lewton riscrisse la sceneggiatura una terza volta, ma questa volta Siodmak lasciò la produzione per occuparsi di altri progetti.


Ho camminato con uno zombie, il titolo in italiano resta simile. 

Qualche anno prima dell'uscita del film di Tourneur, nel 1932, Victor Halperin diresse White Zombie con Bela Lugosi per la Universal Studio. Questa produzione capitalizzò il tema degli zombie voodoo, tratta dal libro del 1928 The magic Island e introdusse il termine "zombie" nei dialoghi del film e nel linguaggio comune. C'è da dire comunque che dieci anni più tardi il nostro Jaques Tourneur con il suo I walked with a Zombie nel 1943 ebbe maggiore fortuna e seppe sfruttare meglio le possibilità date dal genere.




Spesso si discute sul fatto che The Cabinet of Dottor Caligari (Wiene 1920) possa essere il primo film sugli zombie della storia del cinema ma le creature che qui vengono chiamate zombie sono molto diverse da come oggi intendiamo un morto vivente. Cesare è un sonnambulo che dorme in una bara soggiogato dal potere del dottor Caligari. Concettualmente è molto vicino alle leggende folkloristiche degli zombie voodoo controllati da una persona (il bokor). Il film di Tourer I walked with a zombie prova a catturare lo spirito Haitiano nello stesso modo, ma dopo un inizio ispirato le creature non morte mutano in mostri senza controllo che attaccano chiunque a vista. Sono zombie moderni che somigliano più alle norse della mitologia, dette anche draugr - un corpo inanimato che si aggira attorno alla sua tomba per attaccare, mangiare e infettare i vivi. Un uomo ucciso da un draugr è destinato a divenire un draugr, non so se avete presente i draugr di Skyrim, più o meno quelli.

Arriviamo ora a La notte dei morti viventi, siamo nel 1968 e nella fantasia di Romero gli zombie si incrociano con i vampiri e creano i mostri moderni da apocalisse. Sono mostri che tornano in vita per una qualche ragione non specificata e il loro morso infetta. I morti viventi di Romero hanno una memoria limitata del loro stato precedente ma possono camminare e usare le mani. Comprendono cosa siano le porte e le finestre e hanno un istinto che li porta a mangiare. Non sono intelligenti con l'unica pulsione di aggirarsi in cerca di carne fresca.. Romero ci ha mostrato queste creature nutrirsi di carne umana ma non disdegnano nemmeno quella di animale. Il regista non ci mostra nessuna ragione per il loro bisogno di mangiare carne, solo una sorta di istinto primordiale di sopravvivenza (ma sono già morti?). I loro passi sono traballanti e lenti e riescono a malapena a camminare, pochi a correre. 



Oggi ci sono zombie che potrebbero partecipare alle olimpiadi, potrebbero laurearsi ad Harvard con il massimo dei voti. Queste evoluzioni sono arrivate con 28 Days Later  (Boyle 2002) e Zack Synder con il suo remake di Dawn of the dead (Synder 2004) e si nota anche in La Horde (Dahran e Rocher 2009). Ovviamente non dimentichiamo la serie di successo The Walking Dead iniziata nel 2010 e che ha all'attivo undici stagioni ad oggi. Sono state girate negli anni delle miniserie basate sui personggi e sugli eventi della storia principale, ci sono anche videogiochi per playstation e telefonini e la promessa del ritorno di una nuova serie con uno dei personaggi principali.

Per uccidere uno zombie in modo tradizionale dovete distruggere il suo cervello o bruciarlo, anche se spesso le parti del corpo si rianimeranno da sole. In un recente sviluppo di REC^3 Genesis (Plaza 2012) gli zombie sono resi innocui dalla lettura di alcuni passi della bibbia. Vedere per credere. Oppure in World War Z (Forster 2013) con Brad Pitt arrivano a cotruire piramidi umane per scavalcare muri.




Mentre alcuni personaggi appartenenti all'universo del cinema horror hanno conosciuto momenti di crisi, i nostri morti viventi sembrano non passare mai di moda. Con il prossimo articolo sulla storia del cinema vediamo un po' di recuperare gli uomini lupo, perchè anche loro hanno avuto il loro momento di gloria e ovviamente andremo a vedere la storia dei sottogeneri dell'horror.

Buona lettura a tutti e alla prossima.

Alice Tonini

Commenti

  1. Scusa il ritardo ma ho letto solo ora. Troppi titoli in inglese per me. Comunque a me gli zombi non mi sono mai piaciuti, non li ho mai capiti e i film o racconti che li riportano non mi dicono granché. Troppo inverosimili. Aspetto invece con piacere di leggere dei licantropi. Ciao!

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