La medicina nell'antica mesopotamia: tra unguenti, magia, streghe e stregoni.

 Tempo fa, quando ho scritto della magia in mesopotamia mi era stato chiesto di approfondire la figura delle streghe e degli stregoni rispetto alla magia istituzionalizzata.


Per chiarire questo punto dobbiamo rievocare alcuni aspetti legati alla medicina dell'epoca e ai medici, tenendo in considerazione che al contrario rispetto all'antico egitto, non ci sono pervenuti corpi o resti umani di alcun genere ed è un lavoro che i ricercatori hanno fatto solo ed esclusivamente sulle iscrizioni delle tavolette d'argilla (quelli che possiamo definire libri) ma la scrittura cuneiforme per quanto sia in gran parte tradotta ha ancora dei nodi irrisolti, esistono simboli che non hanno ancora traduzione e il loro significato resta un mistero. Al contrario quando abbiamo parlato degli antichi egizi ci sono decenni di ricerca non solo sulla loro scrittura ma anche sui loro resti. Sono due situazioni molto diverse.


Il significato di strega e stregone nel tempo si è modificato, se vi scrivo un articolo sulle streghe medievali intendiamo figure diverse inserite in un tempo e una cultura diversa rispetto a quella degli assiri-babilonesi. Per questi popoli la magia era roba di ogni giorno solo che esisteva la magia "sacra" legata alla religione e alle divinità praticata dai sacerdoti e la magia "popolare" illegale, esercitata da uomini e donne e che aveva come scopo principale quello di arrecare danno alle persone.

La magia e la medicina assiro-babilonese sono strettamente collegate. La medicina non aveva alcun effetto senza la magia e viceversa.

I medici erano chiamati Asu e lavorano sempre in coppia con i sacerdoti, gli Ashepu, di cui abbiamo parlato in uno degli scorsi articoli. La differenza tra le due figure sta nel fatto che gli Asu somministravano droghe ed erbe al malato e l'azione benefica doveva essere complementare a quella degli amuleti magici e degli incantesimi recitati dagli Ashepu. Una cosa che non vi ho ancora detto è che anche le donne potevano essere medici o sacerdotesse. Esistono testimonianze scritte di donne acculturate che praticavano la medicina o facevano esorcismi.

Sono state rinvenute in Iraq decine di tavolette, oggi custodite e studiate al British Museum, inscritte in colonne con riportate ricette in tutto e per tutto simili alle nostre, le stesse ricette sono state trovate ripetersi su tavolette rinvenute in paesi limitrofi, risalenti a età diverse. Si tratta perlopiù di prescrizioni mediche di unguenti da applicare sulla pelle fatti con piante dalle proprietà benefiche per il corpo, per curare ogni sorta di disturbo. Dettano al medico le istruzioni per la preparazione e garantiscono con assoluta certezza la guarigione. Esistevano archivi privati e biblioteche pubbliche dove erano conservate migliaia e migliaia di tavolette di istruzioni mediche che sono state usate per intere generazioni.


Una delle credenze più originali era che il medicamento dovesse essere doloroso per portare beneficio. Più era doloroso maggiore era il beneficio che arrecava.

Un'altra particolarità era che le piante subivano una lunga lavorazione prima di poter essere utilizzate sui pazienti, a volte venivano lavorate anche per mesi e le tavole con le ricette erano d'aiuto perchè ricordavano al medico i vari utilizzi che una singola erba poteva avere. E' affascinante perchè riassumevano in poche righe millenni di conoscenze farmacologiche ed erboristiche locali. Non si trattava di pratiche magiche spirituali ma di esperienze pratiche, una singola tavoletta inscritta nel 2300 a.C. risalente al regno degli Accadi riassumeva conoscenze e pratiche che risalivano ad altri duemila anni prima e a un altra civiltà. 

Le ricette erano conservate in archivi privati e biblioteche pubbliche dedicati allo scopo, proprio come le formule magiche, e ogni aspirante medico doveva studiarle a memoria come parte della sua preparazione.

La preparazione e lo studio necessari per diventare un medico potevano durare anche fino a dodici anni perché essi dovevano saper leggere, scrivere, fare di conto, conoscere la botanica e imparare a memoria le ricette necessarie per curare i disturbi. Un tempo veramente lungo durante il quale dovevano imparare ad affrontare ogni malattia. 

Tra le centinaia di ricette pervenute sono stati ritrovati elencati una serie di disturbi per i quali non esistevano rimedi conosciuti come per esempio i disturbi neurologici che oggi sappiamo essere causati dalla vecchiaia. Questi malanni causavano enorme dolore al paziente e alla famiglia e portavano alla morte, se Azu e Ashepu non erano in grado di alleviarli in alcun modo la colpa veniva data all'azione della stregoneria: streghe e stregoni. 

Questi erano esseri umani in carne e ossa, si credeva che si aggirassero per le strade puntando le persone con lo sguardo malevolo o con un dito e sussurrando incantesimi al loro indirizzo. Pungevano i passanti con degli spilli causando loro malattie che potevano portare fino alla morte. Persino nel codice di Hammurabi (quello dell'occhio per occhio e dente per dente) esiste un articolo che condanna a morte tutti coloro che vengono accusati o sorpresi a praticare la stregoneria a riprova che era un problema preso molto molto sul serio. 

Una curiosità sui libri dell'epoca o meglio sulle tavolette. Lo sapevate che  le enciclopedie erano abbastanza simili alle nostre. Ovviamente non erano fatte di carta ma di tavolette d'argilla e potevano essercene a decine. Non avevano un indice per trovare l'argomento che interessava ma erano scritte partendo dai malanni che potevano venire alla testa e finivano con le malattie che colpivano i piedi. Il corpo era diviso idealmente in dodici parti che possiamo far corrispondere agli odierni capitoli, in questo modo si poteva trovare agilmente la tavoletta necessaria alla cura di una determinata parte del corpo. 


L'enciclopedia medica rinvenuta nella biblioteca di Nineveh è composta da cinquanta tavolette ed è quasi completa. Risale al periodo successivo al regno di Hammurabi quando si tendeva a non attribuire più le malattie alle streghe o agli stregoni ma si parlava solo di demoni e fantasmi che facevano ammalare le persone. Ovviamente non si utilizzavano i numeri arabi per numerare le pagine ma alla base di ogni tavoletta era indicata l'esatta locazione all'interno della libreria e quale tavola veniva prima e quale dopo. Inoltre era riportato il nome del proprietario della tavoletta e una maledizione per chiunque la rubasse. Il problema dei libri che spariscono dalle biblioteche e dagli archivi non è roba solo della nostra epoca.

Un'altra curiosità su queste enciclopedie mediche. Le sostanze che venivano utilizzate per curare erano di due tipi. Piante, erbe, semi e fiori locali o provenienti da paesi limitrofi. I minerali che venivano polverizzati e ingeriti o applicati sulla zona da curare. Sono state ritrovate però sostanze con dei nomi molto originali come le Feci di orso, lo Sperma di uomo o il Dente di lupo. Ebbene oggi sappiamo che si tratta solamente di piante locali a cui sono stati attribuiti nomi ispirati probabilmente dalla forma dei frutti o delle foglie, ma per tutto il medioevo si è creduto che i nomi corrispondessero davvero agli ingredienti e i maghi dell'epoca spendevano anche cifre importanti per procurarsi questi ingredienti, con risultati per nulla simili a quelli che avrebbero dovuto avere. La difficolta dell'identificazione corretta è stata superata grazie alle minuziose descrizioni delle erbe incise sulle tavolette botaniche.



Ancora oggi negli erbari iracheni moderni si possono ritrovare tutte quelle piante con le indicazioni per l'utilizzo, le stesse erbe si trovano anche nelle moderne erboristerie e sono impiegate nella produzione di farmaci. Le antiche conoscenze dei popoli che millenni fa occuparono la mesopotamia non sono andate perdute, ma ci sono state tramandate dai greci e grazie alle tavolette che ci hanno lasciato ancora oggi possiamo beneficiare delle stesse erbe anche se in modo diverso.

Personalmente trovo estremamente divertente parlare di magia e stregoneria di questi antichi popoli di cui ci restano solamente delle tavolette incise e poco altro. Tutto quello che li riguarda è un mistero su cui si può far luce grazie agli scritti dell'epoca. 

E con questo è tutto, per oggi. 

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Alice Tonini

Commenti

  1. Bene! Un altro bel blog che soddisfa molte curiosità su questi tempi e popoli antichi che mi affascinano sempre tanto. Grazie! Alla prossima.

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