Ghost hunters e scienza: quale verità si nasconde dietro la ricerca sul paranormale?

 


Oggi dedichiamo un'altro post agli argomenti trattati nel mio ultimo romanzo Il Richiamo e parliamo dei ghost hunters o i moderni acchiappafantasmi. Si tratta di un argomento spinoso i cui confini sono indefiniti e indefinibili e, come già abbiamo detto altre volte, questo articolo ha carattere divulgativo, ogni persona è libera di credere a quello che ritiene più opportuno.



Ombre misteriose che appaiono in una fotografia, sospiri registrati, campi magnetici alterati, variazioni inspiegabili della temperatura ambientale. I moderni ghost hunters sostengono che è possibile individuare, con le moderne tecnologie a disposizione, i fantasmi e mettere a disposizione il materiale per programmi televisivi e su canali social.

C'è anche il gioco da tavolo.


Ma fin dove arriva l'intrattenimento e dove inizia la ricerca scientifica?

Nel film che ha reso famoso il lavoro di ghost hunters i fantasmi vengono catturati e tenuti rinchiusi nelle trappole per sempre; Ghostbusters (Reitman,1984) trasportava nella finzione cinematografica credenze vecchie di secoli e ci racconta che grazie a sofisticati strumenti tecnologici si può liberare il mondo dalle presenze demoniache. Si tratta di una delle migliori commedie degli anni '80 ma rimane pur sempre una commedia per ridere.
 
Principalmente dagli anni 2000 in poi sono nati in giro per il mondo gruppi di persone e associazioni che hanno fatto della caccia ai fantasmi un lavoro serio, un business organizzato con la promessa di portare al mondo scientifico prove inoppugnabili dell'esistenza di fantasmi, demoni o qualsiasi altra creatura paranormale che possa venirvi in mente.



Questi gruppi promuovono la loro attività paragonandola a quella degli scienziati con la missione di scovare le prove dell'esistenza del paranormale. Negli anni 2000, con l'avvento di internet la caccia ai fantasmi guadagna nuova linfa e si reinventa in un mondo in continua evoluzione dove ogni nuova tecnologia porta sorprendenti risultati. 

La ricerca paranormale e spiritica è sempre esistita ed è necessaria e doverosa in virtù delle molteplici domande anche di carattere filosofico che l'uomo si pone da sempre. Le persone che dedicano il proprio tempo e le proprie energie in modo serio in questo genere di attività sono da elogiare e sono da considerarsi veri e propri ricercatori. 
Purtroppo, come abbiamo già visto nello scorso articolo dedicato alla nascita dello spiritismo e alle sorelle Fox, troviamo anche dei truffatori che approfittandosi dell'ingenuità delle persone colgono l'occasione per lucrare. 

Da una parte abbiamo chi porta avanti con metodo e mentalità razionale la ricerca delle prove dell'esistenza del paranormale, dall'altra parte abbiamo chi costruisce a tavolino improbabili avventure horror in case abbandonate e foreste misteriose per solo scopo di intrattenimento e per fare business, peccato solo che pochissimi gruppi mettono in chiaro fin da subito fin dove arriva la parte scientifica e inizia l'intrattenimento del pubblico.

Allora potremmo affidarci alla Mistery Inc.


I pericoli in simili attività sono reali, durante le missioni i gruppi visitano luoghi pericolosi e fatiscenti, frequentati da senza tetto, vandali e vagabondi. Per non parlare della possibilità di incorrere in crimini come la violazione di proprietà privata e di essere fermati dalle forze dell'ordine. 

La metodologia scientifica ci dice che le prove che questi gruppi devono portare, perchè sia dimostrabile la validità del fenomeno devono essere scientificamente verificabili e replicabili. Un ghost hunter che si mette a saltare per la stanza o che si mette a correre lungo un corridoio perchè sostiene di essere stato toccato da una entità invisibile equivale a una diceria che ha la stessa valenza scientifica di una leggenda metropolitana. Non è in discussione la buona fede di chi compie il gesto perchè realmente ha avuto l'impressione di essere toccato, magari per suggestione, chi lo può sapere, ma questo non cambia la realtà dei fatti: non si può dimostrare nulla in questo modo.

Nel 1936 è stato pubblicato Confessions of a Ghost Hunter di Harry Price, in quegli anni il fenomeno aveva già assunto contorni moderni con le scoperte scientifiche che hanno caratterizzato l'inizio del secolo e la guerra alle porte. L'autore, noto parapsicologo britannico, ci racconta di cosa ha trovato reale e cosa no durante le sue investigazioni sui fenomeni paranormali, considerate che era anche un esperto amatoriale di sortilegi e magia intesa come prestidigitazione, quindi riuscì a smascherare alcuni truffatori con abilità. 



La ricerca spiritica nel periodo post bellico prende nuovo vigore a causa dello stretto contatto delle persone con il lutto e la perdita, questi portano la necessità di comunicare con chi è morto per avere la certezza che stia bene e che sia ancora accanto alle persone che amava quando era in vita. 

Negli anni duemila, come già detto prima, c'è un forte ritorno del fenomeno con le nuove tecnologie che danno la possibilità di esplorare l'argomento della ricerca sul paranormale in modo moderno e diverso. 

Un recente studio attribuisce l'aumento delle credenze di fenomeni paranormali al trovato”declino del legame religioso e alla pandemia”. Una recente indagine condotta dalla Vivint, società di sicurezza domestica nello Utah, ha rilevato che su mille proprietari di case la metà era convinto che la casa fosse infestata dai fantasmi. Alcuni degli intervistati ritengono che il paranormale sia “un modo per connettersi al passato che elettrizza la vita di tutti i giorni.” Nel sondaggio il 65% dei Gen Z che ha risposto pensava che la loro casa fosse infestata mentre solo il 35% dei baby boomer pensava lo stesso. Con questo non vogliamo trarre conclusioni affrettate sulla valenza dei dati ma emerge l'importanza della casa e dell'età dell'intervistato come elementi fondamentali.



Nel 2004 sono arrivati i Taps (The Atlantic Paranormal Society) gruppo fondato a metà degli anni '90 da due idraulici Jason Hawes e Grant Wilson che intraprendono la carriera televisiva con lo show Ghost Hunters, un reality show paranormale trasmesso per anni che li vede in giro per il mondo a mettere in scena drammi, storie personali, casi di cronaca ed esperienze paranormali. Lo show ha più di 200 episodi con ore di investigazioni senza alcuna prova valida raccolta.

La rivista e sito internet Skeptical Inquirer è una buona fonte di articoli e interviste sul tema della ricerca nel campo del paranormale, si può trovare materiale interessante e riflessioni attuali. 

Joe Nikell, famoso scettico e investigatore del paranormale ha dichiarato che durante le sue ricerche si è spesso incrociato con il gruppo Taps, egli in molti casi arriva a conclusioni opposte a quelle mostrate nello spettacolo televisivo e smentisce il lavoro di indagine del gruppo grazie a un po' di ricerca storica e a una attenta visita sul posto. Persiane allentate, tetti danneggiati, assi del pavimento sconnesse e personaggi storici inventati; spesso questi gruppi utilizzano la dinamica dell'argomentum ad ignorantiam: non sanno cosa abbia causato il fenomeno e quindi lo attribuiscono al paranormale. Si trae una conclusione perchè non ci sono altre spiegazioni anche se ovviamente questo non ha nessuna valenza razionale.

E chi chiamerai?


Alcuni fenomeni portati come prove, sono facilmente creabili involontariamente anche dalle persone stesse grazie al mal funzionamento degli strumenti utilizzati. Come sostiene Massimo Polidoro nel suo programma Youtube: attribuire un mistero ad una spiegazione misteriosa non è una prova dell'esistenza del paranormale.

I fenomeni attribuiti ai fantasmi sono tantissimi ma di cosa sia un fantasma non esiste una definizione condivisa. Un incontro spettrale, una immagine stereotipata, un'ombra in lontananza sono esperienze personali che non equivalgono all'evidenza. Benjamin Redfort scrive su Life Science, una rivista scientifica tipo Focus, che non esiste una definizione universale di cosa sia un fantasma. Spiriti dei morti? Entità telepatiche? Poltergeist? Spiriti intelligenti o residui di energia cosmica? E c osa possono fare? Attraversare i muri?Apparire ai vivi? Comunicare con loro? Sbattere le porte e lanciare oggetti? E poi perchè sono vestiti se sono morti? I treni le auto e le carrozze fantasma dove si collocano? Perchè esistono omicidi irrisolti se un qualsiasi medium è in grado di comunicare con il mondo dell'aldilà? Le domande sono tantissime e non per tutte esiste una possibile risposta. 



In questo momento non ci sono prove scientifiche che esista una apparecchiatura in grado di rilevare un fantasma. Spesso questi apparecchi che si vedono nei video sono inventati dagli stessi hunters e che però non forniscono spiegazioni approfondite di come siano stati costruiti e del funzionamento. Contatori geiger, telecamere a infrarossi, rilevatori di campo elettromagnetico,rilevatori di ioni, ghost box, kinect da videogiochi e nessuno di questi è mai stato dimostrato che rilevi qualcosa di paranormale.

Alcuni sostengono che manchi la tecnologia per scovare gli spiriti. Spector e Redfort su Life Science sostengono che se i fantasmi esistono e possono essere rilevati, in tempi moderni dovremmo essere in grado di farlo mentre se non possiamo rilevarli scientificamente tutto il materiale dichiarato come prova è falso. Secondo loro i cacciatori di fantasmi sono migliaia ma non una prova sola è mai stata raccolta.



Il KII o Safe Meter Emf prodotto dalla KII enterprise di New York è un dispositivo che rileva i campi elettromagnetici e percepisce le radiazioni elettromagnetiche potenzialmente pericolose emesse da elettrodomestici e linee elettriche. Questo è uno degli strumenti preferiti dei ghost hunters. Purtroppo si tratta di uno strumento che a detta degli esperti è relativamente inaffidabile: non è schermato,funziona su una asse orizzontale,va agitato per ottenere il funzionamento. Può essere attivato da ogni dispositivo elettronico. Kenni Biddle, fotografo statunitense sostiene di poterlo attivare con un mouse o una batteria da fotocamera. Facilmente manipolabile, luminoso, appariscente e fallibile, la sua validità è scarsa se consideriamo che gli effetti possono essere anche casuali.



Entità disincarnate che producono suoni percepibili solo tramite un registratore e che parlano tramite frasi brevi, confuse e sconnesse. Gli Evp o le inquietanti registrazioni di voci dall'aldilà sono altrettanto manipolabili. Michael Nees ha condotto un esperimento per testare quanto le aspettative del soggetto e la comprensione di quanto registrato dai microfoni influiscano sulle interpretazioni che vengono date, utilizzando le registrazioni tratte dal programma Ghost Adventures del simpatico Zak Bagans. I risultati hanno dimostrato che si tratta di esempi uditivi di Paredolia, in soldoni si trova un significato in qualcosa che non ce l'ha. Chi crede nel paranormale crede in eventi casuali. I campioni di audio suonano come voci, interferenze elettriche e ambientali ma qualsiasi suono può diventare una voce se elaborato al computer o registrato in un contesto paranormale. 

Come potete aver visto fino a qui non stò sostenendo che il paranormale non esiste ma che qualunque stranezza può essere associata al paranormale, e che le prove per l'esistenza dei fantasmi sono poche e di qualità pessima.

In tutto il mondo esistono centinai di gruppi e anche qui in italia abbiamo i nostri che grazie ad una abile strategia di marketing riescono a catturare l'attenzione e a divertire il pubblico. Sui loro canali potete trovare finti rituali, appartamenti indemoniati, oggetti posseduti, case maledette , boschi con ombre spaventose. Sagome di cartone, tagli video fatti ad arte, fili trasparenti che tirano oggetti, sceneggiature esagerate e recitazione pessima completano un quadro a volte davvero desolante. 

Roberto Truzzoli, psicologo, sostiene che l'horror è d'aiuto ai giovani perchè crea un mondo dove metaforicamente si possono trasferire i propri problemi esistenziali. Dà un elemento oggettivo di paura, eccitante e sviluppa la comunanza e la solidarietà tra pari.

Il successo di alcuni gruppi di ghost hunters porta con sé il forte pericolo dell'emulazione oltre che a quello delle truffe. Giovani ragazzi influenzabili dai media che si azzardano a visitare luoghi pericolosi per provare il brivido dell'avventura, fan sempre pronti ad accanirsi gli uni contro gli altri per i soliti problemi di credibilità di un video.



Oggi il ghost hunting viene definito dagli addetti ai lavori storicamente impoverito Giuseppe Di Stadio della Vow sostiene che il ghost hunter dovrebbe essere il primo a smascherare le falsità nascoste nel genere, e invece spesso cade vittima del vampirismo mediatico, della necessità di produrre a tutti i costi contenuti spettacolarizzanti per garantire un flusso di utenza sempre crescente alle piattaforme e finisce per produrre prodotti artefatti.

Senza bisogno di essere tutti scienziati, ricercatori o scettici, lo spirito critico quando si affronta il delicato tema del paranormale dovrebbe essere doveroso. Si può tranquillamente credere nel paranormale e ai fantasmi evitando però di farsi prendere in giro da personaggi discutibili pronti ad approfittare delle credenze delle persone per denaro. 
C'è sempre tempo per leggere un buon horror e magari uno dei miei romanzi. 

Buona lettura e vi aspetto alla prossima occasione. 

Alice Tonini 


Commenti

  1. Bella ricerca! E si, nel mio caso almeno, l' età ha la sua importanza, non è più così facile credere! Brava! Un salutone!

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  2. Molto interessante! Ci sono diversi canali YouTube di ghost hunters che fanno buon intrattenimento

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