La fantascienza e il romanticismo del 1800: tra Shelley, Verne e Wells.

Oggi torniamo a parlare di letteratura fantascientifica e ci imbarchiamo in un viaggio nel tempo che ci porterà nel 1800 dove il genere inizia a costruirsi una propria identità specifica e un proprio pubblico che l'apprezza per la sua visione futuristica e romantica dell'uomo.



Il primo diciannovesimo secolo vede la convivenza della fantascienza e lo sviluppo in europa e all'estero del principio della libertà personale, condizione perfetta per l'apparizione di una novella che fu un avviso all'umanità contro l'abuso di entrambi. Frankenstein o il moderno prometeo, che studiosi e scrittori sostengono essere la prima vera opera di fantascienza per come la intendiamo oggi; entrambi gli elementi fantastici presenti nella vicenda narrata (una creatura senziente e vivente, nata da resti umani) e il ritratto dello scienziato Viktor Frankenstein (la creatura non ha nome) con il suo comportamento arrogante ci mostrano le terribili conseguenze che può avere l'affidarsi ciecamente alla scienza senza una morale.

La storia della creazione di Frankenstein è molto vicino alla creazione della stessa novella: l'autrice fu Mary Wollstonecraft Shelley, compagna del poeta Percy Bysse Shelley, pensò alla storia in Svizzera nell'estate del 1816 durante una visita a Lord Byron . Il Lord sfidò i suoi ospiti a inventare delle storie di fantasmi; Mary ebbe un sogno che divenne la base del suo libro. Aveva diciannove anni quando pensò la prima volta alla storia che venne scritta e pubblicata nel 1819.



Il primo romanzo fantascientifico fu scritto da una donna? Ma c'è di più, quella non fu l'unica opera del genere scritta dall'autrice che nel 1826 pubblicò L'ultimo uomo un racconto apocalittico ambientato nel ventunesimo secolo e che ispirò H.G. Wells.

Il prossimo in linea temporale è Giulio Verne il cui debutto nel 1863 avvenne con Cinque settimane in pallone causando incredulità e meraviglia con il suo racconto di un viaggio in africa con un pallone ad aria calda. Fu l'immaginazione che creò la fantascienza anche perchè all'epoca non si sapeva nulla delle mongolfiere e l'africa era conosciuta per somme vie. Dopo l'inizio tentennante l'altamente prolifico Verne sfornò romanzo dopo romanzo una serie di capolavori mescolando avventura, fantascienza e ironia di grande successo anche se gli editori inizialmente lo rifiutarono perchè ritenuto troppo scientifico.



Verne è famoso per aver predetto molti eventi scientifici in anticipo. Per esempio nel 1865 la sua novella Dalla terra alla luna sembra anticipare il viaggio della missione Apollo che portò tre uomini sulla luna da una stazione di lancio in Florida, vicino a dove il Kennedy Space Center sarebbe stato costruito. Sempre lui ipotizzò che gli astronauti sarebbero rientrati sulla terra con un tuffo nell'oceano pacifico. Altre predizioni includono invenzioni fantastiche come macchine somiglianti agli elicotteri, telefoni che fanno fotografie e motori elettrici; lui è erroneamente indicato come il padre dell'idea dei sottomarini che però già esistevano al tempo di Ventimila leghe sotto i mari cioè nel 1870. Il capolavoro di Verne che fu pubblicato per la prima volta da Hachette nel 1994 fu Parigi nel xx secolo (scoperto in una cassaforte dimenticata nel 1989 vendette in un paio di giorni centinaia di migliaia di copie) nel quale Verne immaginò Parigi con grattacieli, automobili a gas e una rete di comunicazioni mondiale.

Verne è amato dai produttori di film non solo per la sua ricca combinazione di avventura e fantascienza ma anche per il fatto che da quando il suo lavoro è di pubblico dominio non bisogna pagare per usarlo. Centinaia di film differenti e versioni per tv dei lavori di Verne sono stati prodotti con almeno una mezza dozzina di adattamenti. Le opere più sfruttate sono Ventimila leghe sotto i mari, Viaggio al centro della terra e L'isola misteriosa.



H.G.Wells fu un autore immensamente popolare di romanzi scientifici e venne direttamente influenzato da Verne. Wells servì da tramite tra la prima era della letteratura fantascientifica e l'evoluzione del genere nel ventesimo secolo. La sua opera più famosa fu Anticipation of the Reaction of Mechanical and Scientific Progress Upon Human Life and Thought (1901) che immagina come le automobili possano portare alla nascita delle periferie e aumentare l'uguaglianza sessuale tra uomini e donne. Pìù tardi nel 1936 con La forma delle cose che verranno, Wells predice l'inizio della seconda guerra mondiale sbagliandosi solo di un anno, fortunatamente era in errore quando disse che sarebbe durata per decenni.



Ma insieme con le sue visioni del futuro (e con la sua agenda sociale che divenne sempre più importante man mano che invecchiava) pose le fondamenta della scienza moderna con La guerra dei mondi, il nonno di tutti i romanzi e i film sulle invasioni aliene, una manna dal cielo insomma; arrivò poi l'introduzione di giganti animali (non menziona uomini) modificati dalla scienza e della macchina del tempo, genesi delle storie sui viaggi nel tempo.

Adattamenti cinematografici delle storie di Wells esistono sin dalla nascita del cinema fantascientifico. Nel 1902 La voyage dans la lune fu parzialmente ispirato alla novella di Wells del 1901 The first men on the moon. E come con Verne, i lavori di Wells sono oggi di pubblico dominio negli Stati Uniti, ma non in Europa. Le sue prime novelle sono molto famose tra i produttori cinematografici in particolare La macchina del tempo, L'isola del dr Moreau e La guerra dei mondi.

In aggiunta ad essere storie avventurose, Wells punta a temi socialmente rilevanti (era un convinto socialista). La macchina del tempo per esempio vide la frammentazione futura della razza umana in due frazioni come risultato del capitalismo; La guerra dei mondi è visto come critica verso il colonialismo europeo in africa e in asia. Non c'è bisogno di aggiungere che questi temi furono minimizzati o addirittura eliminati dai produttori cinematografici ecezion fatta per Things to come del 1936 in cui Wells venne direttamente coinvolto.

Ok, non prendetevela ma a parlare di viaggi nel tempo non potevo tralasciare il Tardis.

Gli interessi dell'autore nei temi sociali diventano più prominenti nei lavori più tardi che esulano dai temi fantascientifici su cui aveva lavorato nei primi anni della sua carriera letteraria. Questi fattori forse spiegano il perchè le opere filmiche che si ispirano alle ultime opere sono poche e lontane tra loro.

Così non solo il lavoro di Wells creò il ponte tra diciannovesimo e ventesimo secolo per la letteratura fantascientifica ma colegò anche la letteratura e il cinema. E' a questo punto che il genere inizierà a seguire la propria strada.

Altre icone della fiction scientifica:

Edgar allan Poe

Il poeta americato e scrittore di romanzi brevi pubblicò L'incomparabile avventura di un certo Hans Pfaal (1835), uno dei primi esempi di volo spaziale immaginario e uno dei primi viaggi nel tempo con Una storia dalle Ragged Mountains, ma sono solo alcune tra le  molte altre storie con elementi di fiction scientifica.


Robert Louis Stevenson

Pubblicò Lo strano caso del dottor Jekill e di Mr Hyde nel 1886, che fu ovviamente alla base di un gran numero di addamenti cinematografici diretti e indiretti (ma di quello abbiamo già parlato in un articolo precedente).

Edward Bellamy

Giornalista americano che con le sue novelle utopistiche Looking Backwards o Guardando  indietro fu pubblicato nel 1888. Le sue storie ambientate negli anni 2000 predissero i centri commerciali, le carte di credito, la luce elettrica e molto altro.

Ok, dovremmo avere finito qui per oggi ma è quasi natale e mi va di condividere qualche altra curiosità.


La fantascienza è famosa perché spesso immagina invenzioni o ha idee che poi sono diventate realtà nei decenni successivi, ma ne I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift la speculazione scientifica arriva a fantasticare sulla descrizione delle allora neppure scoperte lune di Marte con dettagli accuratissimi. Nel racconto Swift descrive due lune di Marte che sono in orbita a 13.600 km e 27.000km di distanza dal pianeta e orbitano attorno al pianeta ogni 10 ore la prima e ogni 21.5 ore l'altra. E oggi sappiamo che Marte ha davvero due lune scoperte 150 anni dopo la pubblicazione del libro di Verne dall'astronomo americano Asaph Hall. Le lune (Deimos e Phobos) orbitano a 6000 km e 21.000 km e fanno il giro attorno al pianeta ogni 7.7 ore e 30.30 ore rispettivamente. Vi starete chiedendo come poteva Swift sapere delle lune? Non lo sapeva ma gli è stato suggerito dalle ipotesi di Galileo che ci lasciò una nota anagrammata riguardo gli anelli di Saturno che l'astronomo Keplero tradusse male credendo che trattasse invece delle lune di Marte. Swift non fu l'unico a credere nell'esistenza di altre lune: Arthur C.Clarke immaginò Plutone con una luna nel 1973 in Rendevouz with Rama: cinque anni più tardi la luna di Plutone venne scoperta.

E con questa curiosità vi saluto. Vi auguro una buona lettura e al prossimo articolo. 

Alice Tonini

Commenti

  1. 🥰🥰🥰 bello,molto interessante

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  2. Bene! Lavoro ben fatto, come sempre! Devo dire che a differenza del fantasy la fantascienza non mi appassiona troppo ma leggo sempre volentieri le tue curiosità. Ciao!

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