Mather Cotton e i processi di Salem: da pilastro della letteratura a testimone ingombrante?

 Oggi vi parlo della biografia scritta da Kenneth Silverman nel 1989 dedicata ad uno degli uomini il cui nome è associato direttamente al processo (o processi) di Salem. Il libro si intitola The life and Times of Cotton Mather, in italiano diventa La vita e il tempo di Cotton Mather. Non lasciatevi trarre in inganno dal titolo semplice perché si tratta di un volume che oggi si trova sul mercato a prezzi esorbitanti; è raro, ricercato e pregiato.



“Un contadino entrato nella storia” e “un gargoyle nazionale”, queste sono due delle pungenti frasi che Silverman riserva all'immagine di Mather Cotton da lui ritratta. Il personaggio protagonista del libro che abbiamo scelto per l'invito alla lettura di oggi (il penultimo dedicato alle biografie e autobiografie) è figura molto controversa della storia americana. 

Edizione in vendita su Etsy alla modica cifra di 110 euro. 


E' vero che finchè a parlare sono i suoi seguaci che fanno parte del gruppo “Mather Cotton” di Austin in Texas gli sguardi minacciosi e le critiche arrivano come pioggia. Ma si tratta di quello che viene considerato all'unanimità il pilastro della letteratura americana post guerra d'indipendenza. Uno uomo di chiesa, misogino e conservatore, un letterato potente senza eguali che si laurea ad Harvard a sedici anni e pubblica un numero impressionante di libri. La biografia mette in risalto le luci e le ombre di un personaggio discusso e discutibile cui si danno e tolgono responsabilità senza trovare un punto d'incontro e il cui comportamento contradditorio non aiuta a chiarire le sue posizioni.

Se conoscete solo gli stereotipi o gli eccessi di Mather, magari visti in qualche film o letti in qualche romanzo, questo libro vi farà cambiare idea. Non darà a voi lettori una figura demoniaca da odiare né vi racconterà di lui come di un santo circondato da un aura mistica, ma si tratta di una biografia di vita reale che racconta del vissuto di un essere umano complesso della fine del 1600. Puritano, pastore protestante, teologo di professione e medico, Mather era profondamente interessato ai telescopi e ai microscopi; per il suo impegno a favore della vaccinazione contro il vaiolo divenne l'obiettivo di un tentativo di omicidio. 


Questo fu il padre di Cotton Mather, 
Increase Mather. In alcuni film lo hanno fatto diventare un cacciatore di streghe in realtà fu un eccellente studioso e insegnante che iniziò la sua educazione ad Harvard a soli dodici anni.


Come teologo Mather aveva una posizione religiosa che possiamo definire “tollerante” per l'epoca storica, in opposizione a quella di Silverman, l'autore odierno, che invece è vicino a quelle di Thomas Jefferson  che fu laico e liberale. Nonostante questa documentata tolleranza viene indicato come una delle figure chiave dei processi alle streghe di Salem di cui ci da testimonianza scritta (ma credo sia materiale per un post a parte).

Silverman lo chiama “la prima figura americana non mistificabile nella storia della nazione”. Se l'energia è una qualità americana, Mather ne aveva da vendere. Nei suoi 65 anni di vita terrena, scrisse circa 400 opere e tenne un voluminoso diario per più di 30 anni, corrispose copiosamente con molti personaggi della sua epoca e il tutto mentre era ministro della fede alla Boston's Old North Church dove componeva lunghi sermoni e preghiere (una delle ultime che compose durava un'ora). Trovò tempo per impegnarsi in opere di beneficenza come persuadere un membro della chiesa inglese a elargire donazioni per fondare una “accademia per educare i dissidenti americani” ora meglio conosciuta come l'Università di Yale in onore di quel donatore: Elihu Yale.

Nella vita privata si sposò tre volte e se qualcosa può rendere questa figura più umana è il racconto del suo terzo matrimonio con la burrascosa (o forse psicopatica) Lydia Lee George, una vedova ricca e in salute. Una volta lo abbandonò nel mezzo della notte in quello che lui chiamò “un orrido attacco di rabbia” e non tornò per più di una settimana, si fece rivedere solamente dopo che Mather ebbe notizie della morte di uno dei suoi figli a causa di un incidente navale (dei suoi 15 figli solo sue gli sopravvissero).


Ma riguardo al processo delle streghe di Salem? L'immagine negativa di Mather iscrive il suo nome in modo indelebile in questi capitoli oscuri della storia coloniale americana. Di certo non fu lui a prelevare le vittime da casa e a mettere loro il cappio al collo. I fatti sono molto più complessi, non partecipò a nessuno dei processi ma ne fu testimone in prima persona e i suoi sentimenti a riguardo furono “ambivalenti”. Il suo libro Wonders of the invisible World, tradotto in italiano con il titolo Le meraviglie del mondo invisibile è una condanna pubblica alle sue discutibili posizioni. Cotton Mather era fermamente convinto dell'esistenza degli esseri spettrali, sia maligni che benigni. Nel 1693 arrivò a registrare nel suo diario la visita nel suo studio di un angelo splendente che indossava tra i capelli una tiara d'oro. -Qui se masticate l'inglese potete trovare il link a un interessante articolo su di lui del Salem's Museum-. 

Silverman libera il nostro Mather dalla casa degli orrori con la rappresentazione della sua infanzia. Non solo suo padre fu un brillante e stimato ministro, ma lo furono anche entrambi i suoi nipoti. Se quelli con un ricco heritages devono soddisfare grandi aspettative, Mather entrò nel mondo con un peso notevole di aspettative sulle sue spalle. Non sorprendetevi di apprendere che il giovane Cotton nato per incantare le folle per ore con i suoi sermoni soffriva di balbuzie. (Silverman usa le difficoltà di Mather come un modo per metaforizzare la sua prospettiva spesso contraddittoria, che lui chiama “Mathrese”).

Nel libro Cotton non viene condannato ma non viene neppure salvato, la sua figura resta realistica e controversa. 

Altrove Silverman descrive una biografia come “una somiglianza”, “uno sketch poliziesco composto da più elementi”. 

Voi lettori dovete giudicare questa biografia come qualcosa di vicino alle opere di John Singleton Copley, pittore dell'epoca coloniale famoso per i suoi ritratti di personaggi famosi composti anche con oggetti di uso quotidiano. Thomas Carlyle descrisse una biografia ben scritta come “quasi rara come una vita ben vissuta” e se voi lettori siete in disaccordo riguardo i meriti della vita di Mather, non avrete dubbi riguardo questa ottima biografia.

Curiosità: questo è Mysterious Dave Mother, un pericoloso pistolero fuorilegge del West nel 1800. Si tratta di un bis-nipote del nostro Mather Cotton che non ne andrebbe fiero. 

E per oggi è tutto, come sempre vi invito a leggere (anche questo blog va bene...😉) per arricchire la vostra vita. Buona lettura e alla prossima. 

Alice Tonini 

 


Commenti

  1. Interessante personaggio e interessante la scoperta di questa biografia! Grazie!

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